Il parco di via caronti sempre più parco della memoria. Dopo l’istallazione dell’opera scultorea di Basile in ricordo delle vittime della strada, domenica mattina il comitato di quartiere Tommaso Fiore, con l’importante contributo di Leo Morea, ha piantato un ulivo in memoria di tutte le vittime della pandemia da Covid-19.

Una cerimonia sobria officiata da don Vito Gentile che ha benedetto l’albero simbolo di rinascita e di pace. “Ci sono state tante persone che hanno sofferto per questa pandemia – ha dichiarato Morea – sia per chi ha vissuto la malattia sulla propria pelle, sia per chi perduto un proprio caro. Con questo ulivo vogliamo restituire dignità a tutti loro e soprattutto ricordarli con il dono della vita e della speranza”. Sulla stessa scia anche il parroco della chiesa di San Domenico che ha sottolineato come il ricordo sia simbolo di vicinanza alla cristianità e a Dio.

Un applauso ha sottolineato il momento solenne della benedizione, con l’augurio che quell’ulivo possa crescere rigoglioso nell’abbraccio dei nocesi a tutte le vittime della pandemia.